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Malata di cancro, il medico pensava fosse ipocondriaca: deve darle 50mila euro, storico a Livorno

Giulio Bucchi
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"Malata immaginaria", "ipocondriaca". Per 4 anni una donna di Livorno è andata dal suo medico per farsi controllare un piccolo nodulo alla gola e il dottore la rimandava a casa accusandola di esagerare il suo malessere. "Forse è emersa perché è appena uscita da una relazione ed è dimagrita molto", è stata la sua prima risposta nell'ormai lontano 1994. Alla fine, però, il suo calvario ha portato alla verità: la signora aveva un cancro, un carcinoma midollare della tiroide. Ora, come anticipato dal quotidiano Il Tirreno, la Corte d'Appello di Firenze ha imposto al medico un risarcimento di 50mila euro. "Mi fidavo di lui – ha raccontato la donna al quotidiano toscano –, era un amico di famiglia e all'epoca era una istituzione". Negli anni la sua diagnosi si è trasformata da ipocondria, poi toxoplasmosi, mononucleosi e infine, dopo un esame più approfondito consigliato da un amico veterinario, cancro maligno di 3 centimetri. Il nodulo era cresciuto così tanto perché il medico non le aveva mai ordinato una ecografia. Oggi, 24 anni dopo, la donna madre di una bambina continua a lottare con la malattia.

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