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La rettifica di Finestra sul Cielo: il pesto ritirato non causava rischio di morte

Giulio Bucchi
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Riceviamo e pubblichiamo la rettifica dell'azienda La Finestra sul Cielo in merito all'articolo pubblicato su Liberoquotidiano.it il 5 ottobre 2017. "In data 25 settembre 2017 La Finestra ha interrotto le vendite del prodotto 1PEMED-Pesto Vegetale Bio da 120 gr- Lotto PEB129 scadenza 05/07/19, di produzione di Cereal Terra srl Pesto Vegetale Bio nonché avviato la procedura di Richiamo Prodotto, onde informare i clienti interessati e ritirare il prodotto dal mercato. Finestra ha richiamato il prodotto per una non conformità relativa ad una "sospetta contaminazione microbiologica" (cfr. Modello di richiamo "LA FINESTRA SUL CIELO SPA - PESTO VEGETAL BIO" reperibile su http://www.salute.gov.it/ portale/news/p3_2_1_3_5_1.jsp? lingua=italiano&menu=notizie& p=avvisi&tipo=richiami&id=139) , avviando immediatamente le verifiche e le analisi del caso. Finestra ha avvisato contestualmente l'ASL competente, la quale in data 27 settembre 2017, svolte le verifiche del caso, ha redatto un verbale, senza prelevare alcun campione, in ragione delle analisi in corso da parte di Finestra. Finestra ha poi trasmesso i risultati delle analisi all'ASL. Le analisi svolte hanno confermato l'assenza di sostanze nocive per la salute. Il Prodotto era fermentato a seguito di una contaminazione da elementi microbici non patogeni e non nocivi alla salute - del genere Bacillus spp - sviluppatisi con il forte calore avuto nel periodo estivo. La Condotta di Finestra ha ossequiato la normativa di settore, principio di precauzione compreso (art. 7 I Reg. Ce n. 178 del 2002). Si sottolinea dunque che non è stato il Ministero della Salute a disporre il richiamo, bensì l'Osa di Finestra; la contaminazione microbica non era nociva alla salute; il consumo del prodotto non avrebbe potuto cagionare il decesso di chi lo avesse ingerito; la valutazione di tossicità del Prodotto e della potenziale mortalità a seguito del consumo di esso è stata il frutto di una esclusiva, personale, errata valutazione di Sportello e del Presidente di esso, Giovanni d'Agata.

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