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400 auto, 100 moto, 70 yachtPer 20 anni frega le banchee colleziona Rolls e Harley

Truffa milionaria del presidente della Nes: piccoli furti al caveau, pian piano...

Michele Chicco
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Macchine, moto e yacht: la bella vita, pagata coi soldi degli altri. Luigi Compiano, presidente della North East Service, azienda di trasporto e custodia di valori a Silea, è indagato dalla procura di Treviso per appropriazione indebita: secondo gli inquirenti avrebbe sottratto dal 1994 soldi, tanti soldi, alle banche. Gli istituti prelevavano il "tesoretto" dal caveau e glielo affidavano, e lui di tanto in tanto ne prelevava una parte per levarsi degli sfizi. In quasi vent'anni ha collezionato: 400 auto, 100 motociclette e 70 imbarcazioni. Una fortuna sospetta, ma rimasta a lungo nascosta.  Contanti - Il presidente della Nes avrebbe portato avanti il suo giochino molto facilmente per anni: banche e supermercati gli affidavano contanti per trasporto e custodia e lui ad ogni consegna avrebbe sottratto denaro, accumulando una fortuna. Il teatrino è andato avanti fino a quando due clienti della Nes, Veneto Banca e Intesa San Paolo, hanno chiesto di riavere i loro depositi, tra i 23 e i 40 milioni di euro. Li volevano cash e subito; invece in azienda sono stati trovati solo 29 assegni firmati da Compiano a titolo di garanzia e nessuna banconota. Agli inquirenti, Massimo Schiavon, l'uomo dei rendiconti della Nes ha spiegato in poche parole il metodo-Compiano: "Lui faceva così - ha detto, come riporta il Corriere - mi diceva: tu dammi i soldi che io li rimetto in cassa più avanti".  Indagini - Michele Dalla Costa, il procuratore di Treviso, ha detto che sarà difficile "coprire il buco già accertato". Secondo gli inquirenti il furto sarebbe di 60-70 milioni di euro ai quali si dovrebbero aggiungere 27 milioni di debito con il fisco (Iva non versata) e 17 milioni di debiti con i fornitori per servizi non pagati. Adesso resta da capire come funzionasse tutto il meccanismo: per questo, la Finanza sta ricostruendo vent'anni di attività incrociando i dati dell'azienda con quelli dei clienti. Di certo, adesso, ci sono i sigilli posti su tutto ciò che è stato sequestrato, anche sulla collezione di Aston Martin.

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