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Monza, famiglia sterminata con il tallio: la svolta arrestato l'avvelenatore, è il nipote di 27 anni

Giulio Bucchi
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È stato arrestato il responsabile di avvelenamento da tallio di un'intera famiglia nel Monzese: si tratta del nipote delle vittime, Mattia Del Zotto, 27 anni. I carabinieri di Nova Milanese e Desio hanno dato esecuzione questa mattina a una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Monza. Il giovane è ritenuto responsabile del triplice omicidio del nonno 94enne e di una zia 67enne (morti il 2 ottobre) e della nonna 83enne (morta il 13 ottobre), avvenuta "a mezzo somministrazione di solfato di tallio". Gli omicidi - stando alla ricostruzione delle indagini - sono stati premeditati. Sconcertante la modalità dell'avvelenamento. Il giovane avrebbe mescolato la sostanza tossica legale in una tisana, un preparato casalingo. In uno dei campioni prelevati dall'Ats della Brianza su richiesta dell'autorità giudiziaria dopo il ricovero degli ultimi 2 intossicati (gli ottantenni Alessio Palma e Maria Lina Pedon, suoceri di Domenico Del Zotto, fratello e figlio dei 3 deceduti), il Laboratorio chimico dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta ha scoperto livelli di tallio "più di 100 volte superiori alla dose considerata tossica". "Si tratta di erbe sfuse per tisane casalinghe, spezzettate artigianalmente in un sacchetto", ha spiegato all'agenzia AdnKronos Salute Maria Caramelli, direttrice dello Zooprofilattico. Simili livelli di tallio non si possono trovare come contaminanti in natura: "Dosi così elevate si potrebbero trovare in topicidi o insetticidi, prodotti facilmente reperibili in Rete".

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