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Gianfranco Fini a un passo dalla fine, il 10 maggio il gup decide sul rinvio a giudizio per riciclaggio

Matteo Legnani
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Adesso c'è anche la data. Che è un po' il giorno del giudizio, per l'ex presidente della Camera Gianfranco Fini. Il prossimo 10 maggio, il giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Roma dovrà decidere se rinviare a giudizio, e quindi a processo con l'accusa di riciclaggio internazionale di danaro Fini, la di lui compagna Elisabetta Tulliani e il cognato Giancarlo Tulliani, che ormai da un anno è latitante a Dubai. Per approfondire leggi anche: Tulliani fa processare La Russa: la vendetta La vicenda è legata a quella che l'accusa sostiene fosse una "intensa stretta" con il "re delle slot" Francesco Corallo, accusato a sua volta di non aver pagato allo Stato 85 milioni di euro di tributi erariali. E in parte alla famosissima vicenda della casa di Montecarlo, che Giancarlo Tulliani acquistò per 300mila euro per poi rivenderla a 1 milione 360mila euro. Fini ha sempre sostenuto di essere stato all'oscuro delle vicende che riguardavano la famiglia della cognata, e di esserne stato tenuto all'oscuro per otto anni. L'accusa è convinta del contrario. Spetterà al gup decidere se Fini sia stato uno sprovveduto cronico, un "coglione" come si è definito lui stesso nella vicenda, oppure no. Leggi anche: Fini verso il processo come complice dei Tulliani,  quanto rischia

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