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Meteo, oggi arriva Burian: dove e quando farà più freddo. Le possibili conseguenze sul voto

Andrea Tempestini
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Si chiama Burian, che a sentirlo sembra pure un bel nome. Arriva dal Nord del mondo e non promette nulla di buono. Come nella favola di Frozen, porterà soltanto freddo e gelo a partire da domenica, e per i successivi quattro giorni, e poi ancora a metà marzo. Per sopravvivervi ci vorrà tanta prudenza. Perché, se è vero che siamo in pieno inverno ed è giusto che faccia freddo, un'ondata così non si vedeva dal febbraio del 2012: in Italia morirono 57 persone, tra l'Europa e l'Africa settentrionale 650. Nel 1985, invece, il gelo sterminò 30 milioni di piante di ulivi. Leggi anche: Dal grande caldo al gelo artico: ecco cosa sta succedendo Partito dalla Siberia - dove si registrano fino a - 40 gradi sotto le zero - Burian sta attraversando e gelando l'Europa e, percorsi circa 6mila chilometri, ci “regalerà” temperature fino a -8 e -15, per esempio, in Pianura padana e sulle montagne della Toscana. In ogni caso dieci gradi in meno della media stagionale. Nessuna regione esclusa, assicura IlMeteo.it. Burian sarà la ciliegina sulla torta al maltempo che in questi giorni sta già interessando l'Italia tutta. PIANI PRONTI Dunque, il gelo siberiano farà da corollario alla bora che a Trieste “spruzza” raffiche di 133 chilometri all'ora, all'allerta neve in Gallura, Emilia Romagna (a Bologna è stato rinviato il concerto di Nek-Pezzali-Renga previsto stasera), Campania, Liguria, Piemonte, Lombardia (a partire da ieri notte), Toscana, praticamente tutta la penisola. Al Sud sono già stati interrotti i collegamenti tra la Sicilia e le sue isole, in Puglia c'è allerta gialla per il rischio idrogeologico e per l'incremento dei corsi d'acqua. Ovunque la Protezione civile è pronta. In Liguria è stato riattivato il “percorso di emergenza”: si consiglia di non accendere stufe elettriche in bagno e di non usare coperte elettriche, per esempio, oppure di non uscire di casa se non necessario e di tenersi in contatto con le persone sole, quelle più a rischio. Nelle Marche, invece, la neve preoccupa perché cadrà copiosa sulle aree colpite dal terremoto. La paura è così tanta che perfino Trenitalia e Rfi (la società che gestisce le infrastrutture) hanno pronti i “Piani neve e gelo”. I collegamenti potrebbero subire modifiche a seconda del freddo. Il tutto mentre tecnici specializzati si occuperanno di presidiare gli snodi, di lubrificare i cavi elettrici, di riscaldare gli scambi, di predisporre corse raschiaghiaccio, laddove necessario, per permettere ai treni di circolare. Il timore che l'Italia si blocchi e che si ripeta un “2012” è così serio che, nelle zone collinari e appenniniche della Toscana, Pubbliacqua ha consigliato di proteggere i contatori con materiali isolanti per evitare rotture dovute al gelo. Meglio farlo, anche con uno straccio di lana pure nelle seconde case, perché se si rompe il contatore, paga l'utente. E per evitare di aprire il rubinetto e non avere acqua perché ghiacciata, si consiglia di farla scorrere con un flusso minimo ma costante. E al diavolo la salvezza del pianeta almeno per qualche giorno. FUORI LE CIASPOLE Ma nei prossimi giorni, anche se non si va in montagna, è meglio armarsi di ciaspole pure se si vive in collina o in pianura. Con le temperature che scendono attestandosi mediamente intorno allo zero con punte previste a -15, infatti, scenderanno pure tanti fiocchi da Nord a Sud. Perfino Roma potrebbe imbiancarsi e replicare un po' il 2012: eccitati per tanta neve mai vista, molti romani scesero per strada: più di 150 persone furono costrette alle cure mediche per cadute e scivolate sul ghiaccio. Per i senzatetto, molti comuni stanno già predisponendo dei ricoveri. Mentre per proteggere gli animali, l'Enpa suggerisce di coprirli. Operazione un po' più complicata, invece, per gli alberi da frutta già in fiore e gli ortaggi: il 35% della coltivazione rischia di morire. E speriamo che l'ondata di gelo non danneggi pure il voto del 4 marzo: è provato, infatti, che con il maltempo la percentuale dei votanti si abbassa notevolmente. di Tiziana Lapelosa

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