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Senzatetto italiani in aumento

Matteo Legnani
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Per proteggersi dal freddo pungente di questi ultimi giorni Marco, 38 anni, indossa solo un giubbino leggero. Resta rannicchiato tutto il giorno in un angolo del centro di Milano, a pochi passi dalla cattedrale, in ginocchio sul marciapiede gelido. Davanti a lui un piccolo contenitore di plastica per raccogliere qualche spicciolo. Il suo sguardo è assente, fisso a terra. Immerso nei suoi pensieri, l' uomo osserva il via vai continuo della gente che, soprattutto nel weekend, prende d' assalto i negozi, senza accorgersi di lui, buttato a terra come un sacco vecchio. Una signora poco fa gli ha donato un' arancia. Un signore è passato e ha gettato lì qualche centesimo, senza neanche guardarlo negli occhi. La vita scorre intorno a lui frenetica. E Marco resta immobile. Quattro mesi fa ha perso il lavoro e da allora, non potendo più pagare l' affitto, vive in strada. Non ha amici, non ha parenti, non ha un amore. È cresciuto con il papà ed il nonno, scomparsi da qualche anno, se non nei suoi ricordi. Domani Marco ha un colloquio di lavoro. Speranza e disperazione fanno tutt' uno in lui. Forse sarà assunto da una catena di supermercati per disporre la merce sugli scaffali durante la notte. «Se capiscono che non ho una dimora fissa non mi prendono. Mi è già successo di essere stato licenziato in tronco per questo», ci confida il ragazzo. Il marciapiede ti risucchia. Ti incatena. Non ti lascia scampo. Quando ci finisci, sei finito. Uscire da tale condizione è difficile. Facile, troppo facile, è invece ritrovarsi all' improvviso senza occupazione e senza casa. Scena surreale - I senzatetto italiani sono in continuo aumento. Sono giovani e anche anziani, uomini e donne. Percorriamo circa 500 metri intorno al duomo di Milano e ne incontriamo almeno una trentina. Una donna che avrà almeno 75 anni ci chiede con modi molto cortesi qualche soldo. Non dovrebbe trovarsi lì, esposta al freddo e alle intemperie. Da sola. È uno spettacolo surreale ed angosciante, che ci fa capire che l' intero sistema non sta funzionando come dovrebbe. Sei milioni e 742 mila sarebbero i residenti in Italia che vivono in condizione di povertà assoluta, secondo i dati pubblicati dall' Istat nel luglio del 2017 e riferiti all' anno 2016. Si stima, inoltre, che il 30% di coloro che risiedono nel nostro Paese sia a rischio di povertà o esclusione sociale, registrando un peggioramento rispetto al 2015 quando tale quota era pari al 28,7% (Istat, dicembre 2017). Un cane per amico - Anche Giuseppe, 40 anni, vive tra i portici di corso Vittorio Emanuele, a Milano, insieme alla sua cagnolina, trovata sul ciglio di una strada nella provincia di Como. È trascorso un anno da quando ha interrotto la convivenza con la sua ex compagna, più grande di lui di circa 13 anni. È andato via di casa, poi ha perso il lavoro e non è riuscito più a trovarne uno. Ogni giorno consegna il suo curriculum a qualche passante, o ai negozianti, ma non ha ricevuto alcuna proposta. Giuseppe ha voglia di parlare e un atteggiamento gioioso nei confronti di una vita che di certo non gli sta sorridendo. «Qui c' è molta solidarietà. Tra senzatetto ci aiutiamo, ma anche la gente ci tende la mano. Ogni sera c' è chi viene a distribuire i pasti. Io non mi sento solo», ci racconta l' uomo, che da quando ha perso il cellulare può sentire solo di rado l' unico parente che gli resta, ossia la madre adottiva, che vive in Sicilia e che non sa che Giuseppe è un clochard. In un angolo un uomo abbraccia una donna come fosse una bambina. Sono seduti a terra, lui le avvolge intorno una coperta lurida e restano così. Muti. Disperati. Innamorati. Sono sempre lì. Notte e giorno. Teneramente avvinghiati. Accanto a loro c' è un cagnolino bianco. Manca una casa, manca un tetto, manca un riparo. Eppure c' è aria di famiglia. Susanna, 55 anni, invece, non ha un uomo che la protegga. «Mi aiuta la polizia, qui tutti mi vogliono bene. Sono tranquilla. Io mi so difendere dalla gente cattiva», afferma con un sorriso amaro stampato sul viso. Più avanti c' è Vasili, 24 anni, di origine ucraina. È sulla sedia a rotelle da due anni, a causa di un incidente stradale. «In Italia le terapie di cui ho bisogno sono gratuite e per questo sono qui. Ma non ho un lavoro né una casa. Per mangiare mi affido alla generosità dei passanti», ci dice. Un uomo dorme sul marmo ghiacciato, coperto dai cartoni. Arreso alla vita. Accanto a lui si legge una scritta: «Sono italiano, per favore, aiutami». Ma nessuno fa niente. Nessuno vede gli invisibili. di Azzurra Noemi Barbuto

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