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"La targa invisibile", clamoroso sulle strade italiane. Così non pagano bollo, multe, revisione e assicurazione

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Eliana Giusto
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C'è un trucchetto per non pagare multe, bollo, revisione e assicurazione. Secondo la polizia stradale, molti italiani ormai sfruttano le pieghe legislative circolando, con auto immatricolate in Paesi come la Bulgaria e la Romania. Rivela Milena Gabanelli sul Corriere della Sera che il nostro Codice della strada stabilisce che, se l'auto estera appartiene a cittadini residenti in Italia (sia connazionali sia stranieri), può circolare liberamente al massimo per 12 mesi. Dopo di che deve essere ritargata dalla nostra Motorizzazione, e bisogna pagare tasse e polizze assicurative. Se il proprietario non lo fa e viene beccato c'è il sequestro dell'auto e una multa fino a 335 euro. Per approfondire leggi anche: Multe, le sanzioni per chi supera la striscia bianca al semafoto: lo strumento che rileva le infrazioni Nel 2017 sono state sanzionate 774 auto: più della metà avevano targa romena. Il problema, spiega Roberto Sgalla, direttore centrale delle specialità di Polizia, "è che dopo l'eliminazione delle frontiere, spesso non è più possibile accertare quando il veicolo sia entrato in Italia e questo genera un mancato introito per lo Stato di qualche milione di euro".  Del resto mantenere un'auto in Bulgaria è molto più economico. Da Sofia spiegano che "per una 1.800 di cilindrata a benzina del 2011, che arriva dall'Italia, si spendono al massimo 500 euro, compreso il servizio di gestione. Da noi si spendono 1.200 euro l'anno e, più è potente l' auto, più aumenta il risparmio. I vantaggi, però, sono anche altri: dire addio alla notifica di multe per eccesso di velocità, divieto di sosta o transito nelle Ztl. In più, l' auto è difficilmente pignorabile e il fermo amministrativo quasi impossibile". 

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