Daisy Osakue: quando l'Avvenire titolava "Vergogniamoci"
"Vergogniamoci" titolava martedì scorso il quotidiano dei vescovi l'Avvenire, accogliendo in pieno la tesi del razzismo sull'aggressione alla discobola Daisy Okasue, e implicitamente dando dei razzisti a tutti gli italiani, che dovevano vergognarsi. Nell'occhiello, poi, scriveva che "per Salvini il razzismo non c'è". E infatti razzismo non c'è stato, almeno nei casi delle aggressioni a colpi di uova nel torinese. I responsabili sono tre deficienti di 19 anni, uno addirittura figlio di un esponente del Pd. Chissà che domani l'Avvenire non titoli la sua prima pagina. "Ci vergogniamo". O almeno "Scusate".