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Matteo Salvini, altro siluro sui migranti: "Li rimandiamo tutti in Libia". Diciotti, guerra all'Unione europea

Giulio Bucchi
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"O l'Europa si sveglia e ci aiuta in concreto oppure l'Italia è pronta a fare da sola, riportando gli immigrati in Libia". Matteo Salvini bombarda Bruxelles sul caso della nave Diciotti, ancora ferma a Lampedusa con 180 migranti a bordo. Il Viminale non ha alcuna intenzione di autorizzare lo sbarco e chiede ai partner europei di "spartirsi" il carico di disperati. "Non mi accontento di 80mila sbarchi in meno dall'inizio dell'anno e 32mila in meno in quasi due mesi e mezzo da ministro", sottolinea il ministro degli Interni leghista. La Diciotti è lo specchio di come funzionano, male, i soccorsi nel Mediterraneo. La nave italiana ha soccorso l'imbarcazione di migranti in acque Sar maltesi 4 giorni fa, accertando le condizioni sanitarie terribili di chi era a bordo. Ha quindi chiesto di poter attraccare in un porto maltese, ma La Valletta ha rifiutato considerando l'intervento della Diciotti non un "salvataggio" ma un tentativo di non far arrivare l'imbarcazione in acque italiane. "Diciotti dimostra che Italia non si tira mai indietro quando si tratta di salvare vite umane - accusa ora il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli -. Il comportamento di Malta è ancora una volta inqualificabile e meritevole di sanzioni. L'Ue si faccia avanti e apra i propri porti alla solidarietà, altrimenti non ha motivo di esistere".

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