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Terrorismo islamico, la Camorra ha salvato l'Italia da una strage jihadista: pazzesca rivelazione del pentito

Giulio Bucchi
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La Camorra ha salvato l'Italia da un attentato Isis? La tesi, suggestiva, circola da anni: nello specifico la mafia, con il suo controllo capillare del Sud Italia, avrebbe impedito il diffondersi di cellule jihadiste sul territorio. Fantasie e vulgate che proliferano sul web e sui social. Che ora però troverebbero un appiglio nella clamorosa confessione di Salvatore Orabona, capozona del clan dei Casalesi oggi collaboratore di giustizia. Leggi anche: "L'Isis teme solo la mafia". Perché il Sud Italia è al sicuro Il camorrista nell'agosto 2016 avrebbe deciso di parlare con gli inquirenti a proposito di Mohamed Kamel Edine Khemiri, 43enne tunisino condannato lo scorso giugno a 8 anni per terrorismo islamico. Orabona aveva già incrociato il nordafricano, e quando ha visto sui giornali la sua foto si è insospettito: gli aveva chiesto infatti 5 kalashnikov, negati dal clan. L'ex capozona ha raccontato alla polizia di aver venduto solo alcune vetture al tunisino, e il sospetto è che quei kalashnikov sarebbero potuti servire per attentati sul suolo italiano. 

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