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Sordo parcheggia in doppia fila, condannato a due mesi di carcere

Torna da lavoro, lascia l'auto in doppia fila e si addormenta senza apparecchio. Caos nel quartiere.

Luciano Capone
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Non parcheggiate in doppia fila, soprattutto se siete sordi. Il tribunale di Roma ha condannato a 2 mesi di carcere un automobilista che aveva bloccato il passaggio di un'altra vettura, perché rifiutare di spostare l'auto in doppia fila e impadire il passaggio ad altri automobilisti è considerato reato, assimilabile alla violenza privata. In questo caso l'uomo, che ha problemi di udito, non aveva sentito i condomini che gli chiedevano di spostare l'auto. Ora potrà evitare la pena solo se risarcirà la controparte con 4mila euro. Senza protesi acustiche - La vicenda, raccontata dal Messaggero, risale a cinque anni fa ed è la banale storia di un lavoratore che, rientranto da lavoro, non trova parcheggio e decide di lasciare la macchia in doppia fila. Sfortuna vuole che l'uomo blocchi l'uscita ad un vicino di casa che si sveglia prima di lui per andare a lavoro. La vittima prima si attacca inutilmente al citofono e bussa ripetutametne al portone per cercare di buttare l'uomo giù dal letto e fargli spostare la macchina. Ma, sfortuna nella sfortuna, il pargheggiatore selvaggio ha problemi di udito e toglie le protesi acustiche prima di andare a letto  Quando l'uomo si sveglia trova il vicino imbufalito, chiede scusa e cerca di spiegare, ma la vittima è talmente incazzata che decide di denunciarlo. Dopo un anno di processo la condanna, 2 mesi di carcere o quattromila euro di risarcimento.

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