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Desirée Mariottini, le ultime ore prigioniera del branco prima di morire: "Ha provato a difendersi"

Gino Coala
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Nelle sue ultime ore di vita, Desirée Mariottini si è difesa dal branco di stupratori africani che le tenevano ormai segregata nel palazzo abbandonato al quartiere san Lorenzo di Roma. Secondo gli ultimi elementi emersi dall'autopsia, la 16enne di Cisterna di Latina uccisa in quello stabile è morta proprio come aveva raccontato una sua conoscente al Tempo: "L'hanno drogata, poi stuprata, poi drogata di nuovo e violentata ancora dalle 18 - ha detto la ragazza - Fin quando alle due di notte era morta". Leggi anche: Desirée Mariottini, la porcheria di Viola Carofalo di Potere al popolo: "Era una tossica, è stata fortunata" A conferma di quanto sostenuto dal medico legale, ci sono i segni sul corpo della ragazza: "La minorenne - scrive il medico - mediante costrizione delle braccia e delle gambe, veniva costretta a subire ripetuti rapporti sessuali".

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