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Mostro di Firenze, la svolta 33 anni dopo: il proiettile che può cambiare la storia processuale

Davide Locano
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Potrebbe esserci una nuova svolta nell'inchiesta sul Mostro di Firenze. Dopo 33 anni gli investigatori, come rivela nell'edizione di lunedì 3 dicembre La Nazione, hanno ritrovato un proiettile, mai rinvenuto prima, dentro il cuscino della tenda della coppia dei francesi uccisa agli Scopeti nel 1985, nell'ultimo delitto attribuito al mostro. Il proiettile è stato ritrovato nel corso dei rilievi voluti dalla Procura di Firenze nell'inchiesta, coordinata dal pm Luca Turco, che vede indagati l'ex legionario Giampiero Vigilanti, 88 anni, insieme al medico Francesco Caccamo, 87enne. Leggi anche: Mostro di Firenze, il documento che svela l'identità del killer Si tratterebbe di un colpo andato a vuoto, mancando i corpi di Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili. Gli inquirenti attendono adesso le perizie balistiche. Esperti al lavoro anche per evidenziare eventuali tracce organiche sull'ogiva tali da consentire un esame del Dna. Per gli ultimi quattro duplici delitti seriali avvenuti nel Fiorentino vennero condannati, come complici di Pietro Pacciani, Mario Vanni e Giancarlo Lotti, i cosiddetti "compagni di merende", entrambi deceduti. Pacciani, condannato in primo grado a più ergastoli per 7 degli 8 duplici omicidi e successivamente assolto in appello, è morto prima di essere sottoposto a un nuovo processo di appello, da celebrarsi a seguito dell'annullamento nel 1996 della sentenza di assoluzione da parte della Cassazione.

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