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Mafia, il ritorno di Cosa nostra: 46 arresti, c'è anche il capo. Chi è l'erede di Totò Riina

Cristina Agostini
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Dopo l'arresto e la morte di Totò Riina Cosa nostra ha ricomposto la cupola con Settimino Mineo, 80 anni, ufficialmente gioielliere, nuovo capo dell'organizzazione. E' quanto emerge da una inchiesta della Dda di Palermo che ha disposto il fermo di 46 persone. Le accuse per gli indagati sono di associazione mafiosa, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni, porto abusivo di armi, danneggiamento a mezzo incendio, concorso esterno in associazione mafiosa. Leggi anche: Terrore per Antonio Ingroia. Raid dei banditi in casa, un furto sospetto Mineo è stato designato al vertice di Cosa nostra in seguito alla morte di Riina. Già condannato a 5 anni al maxi processo istruito da Giovanni Falcone, fu riarrestato 12 anni fa per poi tornare in libertà dopo una condanna a 11 anni. L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall'aggiunto Salvatore De Luca e dai pm Francesca Mazzocco, Amelia Luise, Dario Scaletta, Gaspare Spedale e Bruno Brucoli e ricostruisce gli assetti dei clan palermitani di Porta Nuova, Poagliarelli, Bagheria, Villabate e Misilmeri. Il "padrino", terrorizzato dalle intercettazioni, non usava telefoni. La Commissione provinciale di Cosa nostra, che da anni ormai aveva smesso di riunirsi, riporta ansa.it, sarebbe stata riconvocata il 29 maggio scorso: un summit che riporta alla vecchia mafia. 

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