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Mamhmoud Jebali, l'imam espulso che inneggiava alla macellazione dei cristiani

Ventura Cigno
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Espulso l'imam Mahmoud Jebali, il quale inneggiava alla macellazione dei cristiani. Il trentunenne tunisino, recluso nel carcere di Padova poiché sospettato d'essere un terrorista, è stato raggiunto da un provvedimento di espulsione. Le indagini della polizia penitenziaria, insieme alle segnalazioni degli agenti di custodia, hanno infatti fatto emergere gli aspetti più inquietanti legati alla figura di Jebali. Immigrato irregolare sbarcato al Porto di Lampedusa, alle spalle diversi precedenti penali per droga, rapine e porto abusivo di armi. Nella casa circondariale di Padova si è mostrato sempre ostile agli agenti, arrivando perfino a pesanti minacce: "Prima o poi morirete tutti, entreremo nelle vostre case e vi uccideremo e mangeremo i vostri cadaveri... Allah akbar". In un'altra occasione, riporta Il Messaggero, disse che uscito di prigione sarebbe tornato in Siria per unirsi ai combattenti dell'Isis. Leggi anche: Trieste, fatto fuori l'imam "troppo moderato" Con il tempo, inoltre, in carcere è diventato il riferimento di tutti i detenuti musulmani, un vero e proprio imam che ogni venerdì svolgeva in cella i riti religiosi. Un altro episodio eclatante ha riguardato l'apprezzamento di un video che girava su Facebook dal titolo “la macellazione lecita di un cristiano”. Elementi questi che ne hanno decretato la pericolosità sociale e dunque l'espulsione.

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