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Quarto Grado, Olindo Romano: "Così io e Rosa usciremo dal carcere"

Matteo Legnani
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"Penso che io e Rosa riusciremo a uscire dal carcere". Olindo Romano ne è sicuro e lo dice intervistato da Quarto Grado a dodici anni dalla strage di Erba, per la quale è stato condannato all'ergastolo insieme alla moglie Rosa Bazzi. Il recente via libera della Cassazione all'analisi dei reperti non valutati nel corso del processo e le anomalie recentemente riscontrate nelle intercettazioni al loro principale accusatore, Mario Frigerio, hanno recentemente aperto spiragli in un caso che pareva chiuso e blindato. "Penso che bisognerebbe ripartire dall'analisi dei reperti rimasti - ha aggiunto Olindo - poi c'è il ministro della Giustizia che ha richiesto gli articoli e per ultima resta la Corte Europea". Olindo e Rosa, inizialmente, avevano ammesso di essere i responsabili della strage, ma successivamente avevano respinto le accuse, proclamandosi innocenti. Quando il conduttore Gianluigi Nuzzi gli fa notare come ogni volta che si parla di riaprire il caso è come se per i familiari delle persone uccise si compiesse un nuovo delitto, Olindo Romano risponde così: "Non so cosa dire, sicuramente non fa piacere a nessuno. Però la storia non è ancora conclusa". Leggi anche: Rosa e Olindo, anomalie nelle intercettazioni a Mario Frigerio

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