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Papa Francesco, la strana promozione del vescovo accusato di abusi: un terremoto in Vaticano

Gino Coala
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Il caso del cardinale argentino Gustavo Zanchetta, sospeso il mese scorso perché indagato dalla Congregazione della Fede per una storia di abusi, rischia di lambire anche Papa Francesco. Zanchetta era stato scelto dal Pontefice due anni fa come componente dei vertici dell'Apsa, cioè l'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, ma solo il mese scorso è stato costretto a dimettersi. Come riporta il Messaggero, il nuovo portavoce vaticano, Alessandro Gisotti, aveva da poco chiarito che nel 2017 il Papa non fosse a conoscenza dei fatti che sarebbero accaduti nella diocesi argentina di Oran nel 2015. Leggi anche: Papa Francesco fa fuori padre Georg dal coro della Cappella Sistina Peccato però che l'agenzia americana Ap ha scoperto che la Santa sede tre anni era già a conoscenza delle accuse imputate al cardinale argentino: "Dalla diocesi di Oran erano state inviate segnalazioni già nel 2015". A inviare un dossier al Papa sarebbe stato monsignor Juan José Manzano, già vicario generale di Oran, che anzi ribadisce come quel fascicolo fosse stato spedito a Roma per ben due volte. E pensare che Zanchetta già all'epoca delle dimissioni da Oram non godesse di grande fama. Le voci su di lui erano gravissime, dall'autoritarismo verso i parroci, fino a comportamenti inappropriati. Indiscrezioni che già circolavano prima delle accuse di molestie sui seminaristi. Mentre la Congregazione della Fede sta indagando sul caso del cardinale, resta un mistero perché nessuno abbia informato nel dettaglio il Papa su Zanchetta prima che lo promuovesse in Vaticano. Un caso non nuovo tra le mura vaticane, che alimenta la convinzione di una fronda sempre più corposa che lavora a danno del Pontefice.

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