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Milano, il sospetto della procura sul conducente senegalese: "Non escluso il terrorismo"

Gino Coala
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Il Procuratore di Milano Francesco Greco e il pm Luca Poniz hanno contestato i reati di strage e sequestro di persona al 47enne Ousseynou Sy, l'autista di origine senegalese che ha dato fuoco allo scuolabus che stava guidando sulla Paullese, a San Donato Milanese. A bordo c'erano 51 allievi della scuola media Vailati di Crema e un adulto accompagnatore. I magistrati sono arrivati sul posto intorno alle 14. Presenti anche il prefetto di Milano, Renato Saccone, e il comandate provinciale dei carabinieri Luca De Marchis. L'autista, che dal 2004 aveva ottenuto la cittadinanza italiana, è stato medicato e portato nella caserma dei carabinieri di San Donato. Leggi anche: Così il ragazzino eroe ha neutralizzato il senegalese che ha incendiato l'autobus "Valutiamo tutte le ipotesi, compresa quella del terrorismo". Lo ha sottolineato il procuratore di Milano, Francesco Greco, parlando delle indagini avviate sul 47enne di origini senegalesi che oggi ha appiccato il fuoco sul bus che stava guidando con 51 studenti di seconda media a bordo. Il principale obiettivo degli investigatori è individuare il movente che ha spinto l'uomo a commettere quel gesto. E proprio per scandagliare a fondo ogni ipotesi, insieme al pm Luca Poniz di turno oggi, del caso di occuperà anche il pm Alberto Nobili, coordinatore delle indagini sul terrorismo. Di certo, ha chiarito il procuratore di Milano, "poteva essere una strage". Invece "è stato un miracolo" soprattutto per merito dei carabinieri che, secondo Greco, "sono stati eccezionali perché sono riusciti a tirare fuori tutti i bambini dal bus" a pochi chilometri dall'aeroporto di Linate. Il 47enne, fermato dai carabinieri, è ora accusato di strage, sequestro di persona, incendio e resistenza. Gli specialisti del Ros stanno passando al setaccio la sua abitazione alla ricerca di elementi in grado di chiarire il movente del gesto.

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