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Matteo Salvini risponde all'Onu: "Decreto sicurezza ineccepibile, voi pensate a Turchia, Corea e Venezuela"

Giulio Bucchi
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L'Onu invita il governo a "ritirare le direttive anti-ong" sottolineando come il Decreto sicurezza Bis voluto da Matteo Salvini "violi i diritti umani". Dopo poche ore, la replica secca del Viminale alla lettera dell'Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni unite. Il riferimento, ironico e polemico, è "alla competenza e dell'autorevolezza dell'Onu in materia". Leggi anche: "Migranti e Ong, cosa deve fare Conte". L'ex pm Spataro processa (e condanna) Salvini "Autorevolezza - si legge nella nota ufficiale del Ministero degli Interni - testimoniata da alcuni Paesi membri dell'Onu come Turchia e Corea del Nord. È quindi singolare che l'Alto Commissariato per i Diritti Umani non si fosse mai accorto che la multa per chi favorisce l'ingresso non autorizzato di immigrati fosse già presente da tempo nell'ordinamento italiano (articolo 12 del Testo unico sull'immigrazione): il Decreto Sicurezza Bis aggiorna la norma. Una svista che gli uffici del ministero dell'Interno avrebbero segnalato riservatamente agli autori della lettera, se solo l'Alto Commissariato l'avesse inviata prima al Viminale e poi - eventualmente - ai media e non viceversa". "Da parte del ministero dell'Interno - conclude la nota - resta confermato l'auspicio di vedere approvato il decreto Sicurezza Bis nel Cdm di lunedì, ritenendolo necessario, urgente e tecnicamente ineccepibile. Non solo. L'augurio è che l'autorevole Onu dedichi le energie all'emergenza umanitaria in Venezuela, anziché fare campagna elettorale in Italia".

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