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Sea Watch, Patronaggio svela la bomba migranti: "In quegli stessi giorni...". Ong e scafisti, la verità

Giulio Bucchi
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Il vero problema non è la Sea Watch, ma gli sbarchi dei "barchini fantasma". "Negli stessi giorni - spiega il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, che guida le indagini su Carola Rackete per il suo sbarco forzato a Lampedusa - in silenzio oltre 200 migranti sono sbarcati con vari mezzi, salvataggi di Guardia di finanza e Guardia costiera o barchini".   Leggi anche: "Carola Rackete e lo speronamento dei finanzieri? Un gesto volontario" Davanti alle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia della Camera, il pm ha parlato a 360° di immigrazione e sicurezza: "Ci sono delle criticità nell'introduzione dell'illecito amministrativo dell'articolo 2 del Dl Sicurezza, appare chiaro che è stato introdotto per fronteggiare le attività di soccorso delle ong. Prima dell'introduzione di questa norma le attività delle ong e il recupero degli immigrati erano del tutto lecite, in linea con le convenzioneiinternazionali e il diritto del mare". "L'attività delle ong - ha proseguito Patronaggio - potrebbe essere considerata illecita solo nel caso di un accordo preventivo tra trafficanti e ong, cosa finora mai provata. Questo non significa che non si siano registrati dei contatti o anche delle telefonate. A volte arrivano delle telefonate dai parenti che hanno saputo da un loro caro la situazione e chiamano i soccorritori". "Altra cosa - sottolinea il procuratore - è il contatto di un trafficante che dice: Stiamo partendo dalla Libia, veniteli a prendere ma questo, ripeto non è mai stati provato".

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