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Giorgia Meloni smaschera le Ong: "Ecco perché vengono in Italia. Chi sono davvero i migranti a bordo"

Giulio Bucchi
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"Basta con questi bugiardi delle Ong e basta con chi sostiene le loro menzogne". Giorgia Meloni, su Facebook, smantella uno dei capisaldi della linea difensive delle ong che soccorrono i migranti nel Mediterraneo. L'unico porto sicuro è Lampedusa, visto che né Tripoli né Tunisi vengono considerati tali, e talvolta, come accade in queste ore alla Alex di Mediterranea, rifiutano anche La Valletta, a Malta, per questioni tecniche (la barca a vela della ong italiana, con 54 migranti a bordo, non sarebbe in grado di raggiungerlo).  Leggi anche: "Che caso, trovano subito un gommone. Forse...". Calderoli, il "brutto pensiero" su ong e scafisti Su Tunisi e Tunisia, però, spiega la leader di Fratelli d'Italia, va in scena l'ennesima bugia delle Ong "che fanno la tratta di esseri umani nel Mediterraneo". La Tunisia, accusano, "non ha firmato la convenzione di Ginevra sui rifugiati". "Falso - replica la Meloni -. La Tunisia è Stato firmatario della Convenzione di Ginevra che riconosce lo status di rifugiato". Ma non solo, continua la leader di FdI: "La Costituzione tunisina prevede espressamente che il diritto d'asilo politico è garantito conformemente a quanto previsto dalla Legge, è proibito espellere le persone che beneficiano di asilo politico. Una legislazione addirittura più garantista di quella italiana". Tra l'altro, in Tunisia attualmente è lo stesso Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, UNHCR (di cui Laura Boldrini è stata portavoce), ad occuparsi di valutare le domande di asilo, in collaborazione con la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa tunisina. L'unica spiegazione, conclude feroce la Meloni, è che le Ong non vanno in Tunisia "perché non hanno a bordo rifugiati, ma CLANDESTINI, e che quindi non sarebbero accolti e mantenuti con vitto e alloggio come succede solo in Italia". 

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