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Sea Watch, Carola Rackete ora ha capito tutto: "La Germania mi ha lasciata sola. E il ministro Seehofer..."

Giulio Bucchi
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"Mi sono sentita lasciata sola dalla Germania". Attacca il governo italiano, Carola Rackete, ma anche il proprio Paese. La 31enne tedesca, capitana della Sea Watch, ha presentato querela per diffamazione contro Matteo Salvini e in una intervista allo Spiegel in edicola sabato spiega: "La sua politica ha violato i diritti umani: Il suo modo di esprimersi è irrispettoso, non è appropriato per un politico di alto livello". L'equipaggio, sottolinea, ha inviato rapporti medici giornalieri sulle condizioni dei soccorsi, anche al Centro di soccorso italiano a Roma "ma nessuno ha ascoltato, nessuno ha risposto".  Leggi anche: "Convinta di non dover fuggire". Carola resta in Italia, il papà trema: "Scelta non sensata", sfiderà Salvini? Ma si punta il dito anche contro Berlino: "La mia impressione è stata che a livello nazionale e internazionale nessuno volesse davvero aiutare. Si sono sempre passati la patata bollente, mentre avevamo ancora 40 sopravvissuti a bordo. Ha fallito il ministro degli Interni Horst Seehofer, che non aveva alcun desiderio di accettare le offerte delle città" di ospitare i migranti a bordo della nave. Per qualche giorno, forse, anche la volontaria della Ong ha capito in prima persona come si sono sentite le autorità italiane in questi anni. 

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