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Viking, l'ong torna nel Mediterraneo: nuova barca dopo Aquarius, grazie ai 100mila euro donati dalla Francia

Giulio Bucchi
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Le ong Sos Mediterranée e Medici Senza Frontiere (Msf) sono tornati in mare ieri con una nuova nave, la Ocean Viking, per condurre attività di ricerca e soccorso di migranti nel Mediterraneo Centrale. La Ong francese, che ha usufruito di una donazione di 100mila euro dal Comune di Parigi dopo la vicenda di Carola Rackete e della Sea Watch a Lampedusa, chiede alla società civile Europea di supportare la sua missione di ricerca e soccorso e lancia una richiesta di donazioni con la sua campagna #BackAtSea. La Viking sostituisce la Aquarius, la precedente imbarcazione già al centro di bracci di ferro con Matteo Salvini e il governo italiano. Leggi anche: "Che fine deve fare la zecca tedesca". Salvini mai così duro con Carola Rackete "Per un anno, ormai, siamo stati testimoni di un deterioramento nella capacità di risposta dell'Unione Europea di fronte alla tragedia umana che si sta sviluppando nel Mediterraneo - dice Frédéric Penard, capo delle operazioni di Sos Mediterranée - L'Operazione Sophia dell'Ue ha ritirato i suoi asset navali, gli Stati membri dell'UE hanno continuato le dure campagne di criminalizzazione delle navi di soccorso della società civile e soprattutto, non è stato ancora creato un meccanismo di sbarchi coordinato, sostenibile e condiviso in accordo con la legge marittima''. La Ocean Viking è noleggiata da Sos Mediterranée in partnership con Msf. Al momento, la nave sta navigando verso il Mediterraneo dove sarà operativa con un equipaggio di 31 persone, che comprende 13 persone del team di soccorritori di Sos Mediterranée, 9 del team di Msf e 9 dell'equipaggio marittimo. "L'inerzia degli Stati Membri dell'Unione Europea nella creazione di un meccanismo di ricerca e soccorso nel Mediterraneo che fosse condiviso, sostenibile e prevedibile, lascia alla società civile il compito di tornare in mare e salvare vite", dice Sophie Beau, co-fondatrice di Sos Mediterranée. "Tre anni fa, quando abbiamo iniziato le nostre operazioni con l'Aquarius, non avremmo mai pensato di salvare quasi 30.000 vite in mare. Questo è il motivo per cui adesso più che mai c'è bisogno del supporto dei cittadini Europei ad Sos Mediterranée tramite donazioni affinché questa nave possa compiere la sua missione salvavita", aggiunge Beau. 

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