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Carabiniere ucciso a Roma, l'assassino Elder Lee fa uso di psicofarmaci: ecco cosa c'era nella sua stanza

Caterina Spinelli
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Elder Finnegan Lee, l'assassino del carabiniere Mario Cerciello Rega, fa uso di psicofarmaci. La clamorosa rivelazione è emersa dall'inchiesta della Procura di Roma. Nella stanza dell'albergo di lusso dove alloggiava insieme all'altro ragazzo fermato, Christian Gabriel Natale Hjort, gli inquirenti - riferisce l'Agi - hanno rinvenuto un flacone di Xanax, un potente ansiolitico. Chi indaga, inoltre, non esclude che i due avessero assunto alcolici prima di incontrare i due carabinieri in borghese la notte tra il 25 e 26 luglio. Leggi anche: Carabiniere ucciso, rabbia di Sallusti contro i buonisti come Saviano Intanto i due, interrogati dal gip. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere: "Il ragazzo è molto provato dalla situazione. Per rispetto del militare è meglio stare in silenzio" ha spiegato il legale di Lee. Il tutto mentre la vicenda presenta ancora dei punti oscuri, non tanto relativi alla dinamica quanto alle motivazioni. 

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