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Foto di Hjorth bendato, il codice militare parla chiaro: cosa rischia chi la ha scattata e diffusa

Davide Locano
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Cosa rischiano i carabinieri che hanno scattato e diffuso la foto-choc di Gabriel Natale Hjorth bendato in caserma dopo l'omicidio di Mario Cerciello Rega? A fare il punto sulla vicenda ci pensa Il Giornale, che premette come - per quanto in ambienti militari stentino a dirlo - in molti sanno che l'autore della foto passerà il proverbiale "brutto quarto d'ora". Se i pm civili si sono già mossi, nel caso in cui l'autore della foto fosse davvero un carabiniere, potrebbe farsi carico della questione la procura militare, che applicherebbe il codice militare. Per quanto riguarda la procura ordinaria, è plausibile che contesterà la violazione dell'articolo 326 comma I del codice penale, ossia la rivelazione di segreti d'ufficio. È infatti punito con la reclusione da sei mesi a tre anni "il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza". Bisogna poi considerare che è vietto fotografare ambienti militari, a maggior ragione se il rischio è quello di violare la riservatezza degli agenti. Leggi anche: Carabiniere ucciso, orrore di Raimo: "Cazz*** da diciottenne" Per quel che concerne la procura militare, la legge prevede che lo stesso reato possa essere contestato una sola volta, dunque bisognerà decidere se la competenza spetta al tribunale militare o a quello civile. Secondo Il Giornale, gli esperti propendono per un giudizio militare, ammesso ovviamente che il soggetto interessato sia appartenente all'Arma. In quest'ultimo caso, il reato sarebbe quello descritto dall'articolo 127 del codice penale militare di pace. "Il militare, che rivela notizie concernenti il servizio o la disciplina militare in generale, da lui conosciute per ragione o in occasione del suo ufficio o servizio, e che devono rimanere segrete - si legge - è punito con la reclusione militare da sei mesi a tre anni".

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