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Mario Cerciello Rega, un dubbio atroce: sicuri che fosse in servizio? Cosa spunta nell'ordinanza

Davide Locano
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Omissis, dettagli mancanti, piccoli misteri. Non è ancora tutto chiaro sulla morte di Mario Rega Cerciello, il vicebrigadiere assassinato a Roma dai due balordi americani. Una delle ipotesi circolata nelle ultime ore è che per qualche ragione i due carabinieri, Cerciello e Andrea Varriale, fossero fuori servizio. Ufficialmente, no. All'una di notte in piazza Mastai, dove Sergio Brugiatelli afferma di essere stato derubato, secondo l'arma, appunto, erano in servizio. I due vanno via e vengono poi richiamati quando devono andare proprio con Brugiatelli a provare il recupero del borsello che gli è stato rubato. Leggi anche: Vittorio Feltri, il drammatico sospetto sul collega di Cerciello Ma vi sono due elementi che sembrano smentire questa versione. Il gip Chiara Gallo, nell'ordinanza di arresto degli statunitensi, scrive che soltanto Varriale era in piazza. E ancora: il fatto che Cerciello non avesse la pistola potrebbe nascondere il fatto che fosse fuori servizio. Dunque, è necessario chiarire ogni suo spostamento fino alla decisione di coinvolgerlo nell'operazione di recupero che gli è costata la vita. Insomma, l'ipotesi che i due carabinieri non fossero in servizio resta in piedi, sostenuta da alcune circostanze. E allora perché sono stati chiamati in causa in quella tragica operazione?

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