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Autostrada, i rincari su A24 e A25 dopo la sospensione rischiano la definitiva bocciatura

Gloria Gismondi
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Nonostante la riunione avvenuta tra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti con la 'Strada dei Parchi Spa' aveva fatto sperare in un accordo, in merito agli aumenti autostradali su A24 e A25, dal mese prossimo si torna a temere un rincaro del 19% per i pedaggi Roma - l'Aquila - Teramo. L'intesa è saltata ieri - 7 agosto - come riferisce il Tempo, nel corso del confronto di ratifica tra la società concessionaria e l'Anas.  "Anas nell' incontro odierno si è opposta alla proposta di utilizzo delle rate del prezzo di concessione, come accaduto già in passato, per coprire i costi del blocco delle tariffe, in attesa dell' approvazione del nuovo Pef", ha annunciato il vicepresidente della società concessionaria, Mauro Fabris. I vertici della società del Gruppo Toto sostengono la necessità di un intervento legislativo da parte del Governo. "Occorre una norma su cui ieri si è registrato l' impegno di Mit e Mef, senza la quale il primo settembre saremo, nostro malgrado, costretti ad applicare l' aumento, già approvato dai ministri Delrio e Toninelli, che complessivamente è di circa il 19% - conclude Fabris - e da noi autonomamente sospeso fino al 31 agosto prossimo". Il Ministero delle Infrastrutture e trasporti aveva annunciato di voler procedere "verso uno sblocco dell'impasse su questa concessione, il cui Pef era scaduto e mai rinnovato dal 2014". Il Piano economico e finanziario della concessione, trasmesso a Bruxelles per il parere, prevede da subito l'avvio sulle due arterie dei primi lavori per la messa in sicurezza antisismica con un Piano stralcio fino a 722 milioni di euro da completarsi in tre anni. L'annuncio del Ministero - ieri 7 agosto - era stato accolto con entusiasmo da Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo: "Sono soddisfatto per l'accordo raggiunto. Tale provvedimento tranquillizza cittadini e imprese rispetto all' aumento delle tariffe autostradali, che viene così definitivamente scongiurato. Un accordo che avevo sollecitato nella precedente riunione del Cipe. Posso dirmi doppiamente soddisfatto perché la soluzione individuata è quella che avevo proposto attraverso un emendamento più volte bocciato".  Leggi anche: Autostrada, i giorni da incubo: quando è previsto lo sciopero Eppure, l'ennesimo scontro tra Anas e Strada dei Parchi, ha catapultato nuovamente gli automobilisti nell'incubo dei rincari. I costi sono aumentati complessivamente, negli ultimi 15 anni, del 227%. Unica boccata d'aria l'abbiamo avuta lo scorso ottobre quando, in seguito alle proteste di oltre 100 sindaci laziali, è stato sospeso il rinaro scattato nel 2018, riportando le tariffe a quelle in vigore nel 2017: pari al +187% in 13 anni.  

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