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Simone Gautier, l'escursionista francese morto 40 minuti dopo l'sos per emorragia causata dalle fratture

Cristina Agostini
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Simone Gautier, l'escursionista francese trovato morto nel Cilento, sarebbe deceduto poco dopo la sua richiesta di aiuto al 118. Secondo alcune indiscrezioni, riportate dal TgLa7 su Twitter, da un primo esame la frattura a una gamba ha causato una emorragia letale. Il giovane ventisettenne sarebbe quindi morto circa 40/45 minuti dopo la caduta nel burrone e il ferimento che ha rescisso l'arteria. La conferma definitiva ci sarà dopo l'esame autoptico. Leggi anche: Hanno trovato morto in Cilento l'escursionista francese scomparso dal 9 agosto: una fine orrenda A dare l'allarme era stato appunto Simon, telefonando ai soccorsi venerdì 9 agosto, verso le 9 del mattino. Aveva raccontato di essere ferito alle gambe per essere caduto in un dirupo. "Mi potete aiutare. Sono caduto, ho due gambe rotte", dice il giovane, che spiega di non sapere dove si trova e chiede di essere localizzato. "Non vi possiamo localizzare, siete in casa, per strada, da solo?", gli domanda l'operatore del 118. "In realtà sono in campeggio, o meglio sto camminando da solo". "Lei è caduto in una scarpata o in pianura?". "No, in scarpata, mi potete aiutare?". Era stato questo il colloquio telefonico, che aveva subito rilevato la difficoltà dei soccorsi. L'escursionista francese era giunto in treno alla stazione ferroviaria di Policastro e avrebbe dormito in tenda sulla spiaggia di Scario. Era diretto a Napoli. 

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