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Luca Sacchi, arrestati i due assassini: scambio di droga finito male dietro la tragedia

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Davide Locano
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Si chiamano Valerio del Grosso e Paolo Pirino, rispettivamente di 20 e 21 anni, e vivono a San Basilio i due autori dell'omicidio di Luca Sacchi, ucciso fuori dal pub Jhon Cabot di via Mommsen, in zona Appio. Poco dopo le 11 di venerdì 25 ottobre la procura ha emesso un decreto di fermo per omicidio volontario in concorso e rapina. La vittima è stata uccisa con un colpo di pistola alla nuca a Roma dopo aver cercato di difendere la sua ragazza da una rapina. I due, al contrario delle voci girate in mattinata, non si sono costituiti: gli inquirenti li hanno raggiunti dopo aver ascoltato molte persone giovedì, ma anche grazie alla denuncia in un commissariato di zona dei genitori di uno dei due fermati. Alle tre di venerdì mattina i due sono stati portati in questura. Dietro all'omicidio, uno scambio di droga finito in tragedia. Luca e Anastasiya, la sua fidanzata, hanno chiesto droga ai due (pare che si tratti di hashish). I pusher, che facevano la ronda nei dintorni del pub in cerca di clienti con la loro auto, hanno chiesto di vedere i soldi, che la ragazza di 25 anni tira fuori dalla borsa. Poi tornano nella Smart ma si ripresentano armati per strappare la stessa borsa e fuggire senza aver completato lo scambio. Ma Luca reagisce, colpisce uno dei due e l'altro gli esplode un colpo alla nuca che non gli lascia scampo. Il capo della Squadra mobile Luigi Silipo e il colonnello dei carabinieri Mario Conio del Comando del reparto operativo provinciale, "i due fermati non hanno ammesso loro responsabilità. Sono stati rintracciati e catturati durante l'attività di indagine congiunta scattata subito dopo i fatti. Sono stati individuati nei luoghi dove si nascondevano". In particolare, uno dei due ventenni, è stato rintracciato nella sua abitazione.

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