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Don Alex Zanotelli contro i caduti a Nassiriya: "Ma quali martiri, erano lì per il petrolio"

Davide Locano
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A pochi giorni dall'attacco ai nostri militari in Iraq, ecco piovere l'inaccettabile, inaudito e violentissimo sfogo di padre Alex Zanotelli contro gli eroi caduti a Nassiriya. Interpellato dalla AdnKronos, il prete che più volte ha duramente attaccato Matteo Salvini, afferma che "i militari vittime dell'attentato a Nassiriya non andrebbero definiti martiri". Parole pronunciate proprio nel giorno in cui si ricorda l'attacco alla base Maestrale in cui furono ammazzati 19 nostri connazionali, 12 carabinieri, cinque soldati e due civili. Leggi anche: Iraq, il generale annuncia l'attentato in diretta da Giletti Zanotelli ha poi proseguito: "Noi eravamo lì per difendere con le armi il nostro petrolio, guardiamoci in faccia e diciamoci queste cose, anche se purtroppo in Italia sembra impossibile dirlo e costa una valanga di insulti... ma è questa la cruda verità". E ancora, riferendosi alle vicende più recenti, ha aggiunto: "Cosa ci stanno a fare, ancora oggi, i soldati italiani in Iraq, come del resto anche in Afghanistan? Noi occidentali li aiutiamo a fare la guerra all'Isis? Ma se in Siria abbiamo abbandonato i curdi, che hanno davvero lottato contro l'Isis...". Parole sconcertanti, a cui ha risposto per primo Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato di Fratelli d'Italia: "Preti così possono far perdere la fede", ha picchiato duro. Dunque, ha invitato Papa Francesco ad "esaminare le parole pronunciate" da Alex Zanotelli. A stretto giro di posta anche la replica di Matteo Salvini: "Questo signore non sa quello che dice, dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa ai parenti dei nostri morti: è indegno di dirsi prete! Scriverò direttamente in Vaticano", ha dichiarato il leader della Lega.

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