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Bologna, idranti contro i manifestanti del corteo contro Lega e Matteo Salvini: "Vi odiamo"

Davide Locano
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I soliti noti, "sinceri democratici". Siamo a Bologna, dove i centri sociali sono in strada per manifestare contro la sola presenza di Matteo Salvini in città, al PalaDozza la festa della Lega per lanciare la candidatura di Lucia Borzongoni, leader della coalizione di centrodestra, che il 26 gennaio proverà ad esportare la roccaforte rossa. PalaDozza blindato per le minacce di anarchici, centri sociali e compagnia cantante: attorno al palazzetto è stato allestito un presidio delle forze dell'ordine in assetto antisommossa. Leggi anche: L'arrivo di Mario Giordano al PalaDozza, accolto così: pazzesco Il corteo ha creato problemi di ordine pubblico. Ecco i facinorosi dietro allo striscione "Bologna partigiana", in mano i cartelli che recitavano: "Lega e Pd due facce della stessa medaglia" e "Salvini al Paladozza, ingresso 5 rubli". I manifestanti hanno proseguito la propria marcia fino a via Reno, dove si sono trovati la strada sbarrata dalla polizia. A quel punto sono salite le tensioni: lanci di oggetti, pietre, insulti a Salvini e agli agenti, che hanno reagito disperdendoli con gli idranti. Epilogo scontato, per un corteo che si muoveva al grido di "Odio la Lega" e "siamo tutti antifascisti". Circa duemila i partecipanti.

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