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Omicidio Luca Sacchi, Anastasiya usava chat criptate. I pm: "È professionista"

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Molte ombre e ancora poche luci avvolgono il delitto del giovane Luca Sacchi. Gli inquirenti si stanno concentrando sulla fidanzata della vittima, l'ucraina Anastasiya Kylemnkyk, accusata di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, nonché l'unica tra i coinvolti ad aver evitato il carcere. Si sta analizzando il cellulare di Anastasiya, per fare chiarezza sul destinatario di quei 70mila euro, che dovevano servire ad acquistare della droga. Emerge un elemento inquietante che potrebbe confermare il sospetto dei magistrati: Anastasiya ha qualcosa di grosso da nascondere. Per approfondire leggi anche: Omicidio Luca Sacchi, "Anastasiya Kylemnyk aveva una relazione col pusher Princi". E i genitori sospettavano La donna utilizzava assiduamente Signal, app di messaggistica istantanea che permette di crittografare qualunque dato: contatti, conversazioni, foto e informazioni varie. In particolare, le chat si autodistruggono dopo un periodo di tempo scelto dall'utente. Ciò a cui si può risalire in Signal è soltanto il giorno in cui l'utente ha utilizzato il servizio. Come ha evidenziato il procuratore Nadia Plastina, "Anastasiya è una professionista". In questo senso, un'analisi certosina del suo cellulare potrebbe aiutare, come si legge negli atti delle indagini, a sciogliere "interrogativi sul canale di approvvigionamento della droga". 

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