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Milano, novantenne uccisa a Podere Ronchetto: fermato un uomo

Cristina Agostini
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C'è un fermo per l'omicidio di Carla Quattri Bossi, la novantenne trovata morta con segni di violenza alle porte di Milano, in una cascina, Podere Ronchetto. Si tratterebbe di uno degli operai. L'anziana ha avuto gli ultimi contatti con la sua famiglia sabato sera, 4 gennaio, quando si è recata alla Messa. Poi più nulla. E proprio sabato in tarda serata è stata uccisa brutalmente al piano terra della cascina Podere Ronchetto, dove abitava da sola. Colpi alla testa, molti: così è stata finita, tanto che sulla scena del delitto erano parecchie le tracce di sangue, anche su barattoli e bottiglie di vetro che sono state trovate sparse a terra. La casa, al momento dell'allarme lanciato stamattina intorno alle 10 da una dipendente della struttura, era completamente a soqquadro. Il corpo della novantenne riverso a terra, con la testa coperta da un pezzo di stoffa, forse una federa o un vecchio asciugamano, completamente intriso di sangue, per coprire i segni di violenza. I polsi invece erano legati con altri pezzi di stoffa strappati forse da un lenzuolo. Dai rilievi è emerso chiaramente che il cadavere è stato trascinato. Da qualche tempo, infatti, i figli della donna (ne ha quattro) stavano ristrutturando il cascinale per renderlo un agriturismo con anche area sosta per i camper. Al lavoro anche ieri c'erano tre uomini, un bulgaro e tre centroafricani, che sono già stati ascoltati dalla polizia.

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