Bollate e i bulli social: "Le botte tra ragazzini anche nel passato". "No, colpa del web"
Le bravate impazzano su siti e forum. "Una volta non era diverso". "Ma oggi la realtà è un reality crudele"
Una volta c'era il bullismo (gli adolescenti più arroganti cercavano di sopraffare i più deboli) e poteva manifestarsi nel proprio quartiere, a scuola o altrove. Oggi c'è il bullismo con il prepotente di turno più il mondo virtuale. Una volta finiva lì, con una strapazzata da parte dei genitori. Oggi il bullismo viene strumentalizzato: spunta sempre un compagno che invece di smorzare i toni e dividere i litiganti, incita e riprende la scena con il cellulare; più è violenta e più si diverte, più è spettacolare e più sarà cliccata su Facebook. L'incoscienza degli adolescenti è la stessa, forse, ma il mondo virtuale è molto più feroce di quello reale. Il dibattito sul "caso" di Bollate su Libero in edicola oggi, martedì 11 febbraio. "I ragazzini prepotenti non sono una novità", spiega Alessandro Dell'Orto, mentre secondo Giuseppe Pollicelli punta il dito contro il web e i social network che hanno trasformato la realtà in un "reality" crudele. Bullismo ai tempi del web: una volta era meglio? / SONDAGGIO