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Investì anziano e passò sopra

Il Pm chiede 24 anni

Albina Perri
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 «Sul cofano della sua auto c'era una persona viva, anziana, con una gamba spezzata, ma disperatamente attaccata alla vita e lui lo ha trascinato per 120 metri e l'ha gettato a terra come un pupazzo». Con queste parole il pm di Milano Grazia Pradella ha concluso le sue argomentazioni chiedendo una condanna a 24 anni di reclusione per Alessandro Braidic, nomade di 26 anni, processato per omicidio volontario aggravato dalla crudeltà per aver investito sulle strisce pedonali un pensionato di 71 anni. Il pm, davanti ai giudici della prima Corte d'Assise di Milano, ha ricostruito la dinamica di quella «azione grave» compiuta da Braidic, «una personalità incline alla violenza che è incappata per caso nella vita di un povero pensionato milanese», Giovanni Conti Papuzza. L'anziano stava attraversando sulle strisce pedonali in via Padova a Milano la sera del 17 settembre 2007 e, secondo l'accusa, venne investito dal nomade che guidava l'auto, intestata alla sua fidanzata, senza patente. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, il pensionato restò aggrappato al cofano per 120 metri circa, mentre l'auto zigzagava, cercando di buttarlo a terra. L'uomo alla fine cadde e, secondo l'accusa, la macchina gli passò sopra uccidendolo.

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