Cerca
Cerca
+

La Prestigiacomo è meglio della Jolie

"È la nuova sex symbol dei manager"

Silvia Tironi
  • a
  • a
  • a

 Sogni atinte fosche, incubi burrascosi. Le notti di manager e industriali sono semprepiù agitate e spesso insonni. E quando si riesce a chiudere un occhio anchesolo per cinque minuti… apriti cielo. Le immagini si accavallano, l'ansiacresce. E il risveglio improvviso diventa un vero e proprio sollievo. Larealtà, per quanto tragica, è senza dubbio migliore di molti sogni. E già,perché ultimamente sui sogni dei manager italiani soffiano i venti della crisie a dominare tra le braccia di Morfeo sono il desiderio di fuggire e di farperdere le proprie tracce. Ma come ogni fuga che si rispetti, non avviene maiin solitaria; c' è sempre una bella donna. Che, a sorpresa, non appartiene piùalla categoria delle veline o delle divette. Basta dunque bellezze dieci elode. Ora gli uomini scelgono la femmina decisa e concreta, quella che dàsicurezza. Un esempio su tutti? Il ministro dell'Ambiente StefaniaPrestigiacomo, diventata la nuova sex symbol di manager e imprenditori. Nei loro sogni, infatti, la ministra scalza addirittura lasplendida Angelina Jolie. A fare la rivelazione è un'indagine che saràpubblicata dal mensile ‘Playboy', in edicola nei prossimi giorni, e condotta su110 manager, imprenditori e uomini d'affari, cui è stato chiesto di fare unconfronto fra i propri sogni prima e dopo il difficile momento economico chestiamo vivendo. La crisinon avrà forse tolto il sonno ai manager italiani, ma ha certamente cambiato iloro sogni durante le ore notturne: lo ammettono ben 6 manager su 10 chedichiarano di non fare gli stessi sogni che facevano quando la situazioneeconomica era più rosea. Malgrado si dica che il momento più brutto è passato,il 51% non si dice fiducioso verso il futuro, anzi lo associa all'ansia, non acaso il 48% dice di sentire il bisogno di evasione. La notte, agli incubi sucrack finanziari e fallimenti, infatti, si affiancano sogni riconducibili aldesiderio di fuga (32%). Che si tratti di un'isola tropicale (43%), da eleggerecome buen ritiro, o di una grande metropoli, dove "sparire" tra lafolla (40%), nei loro sogni mollano tutto e tutti, e c'è chi sogna di aprire unchiosco di bibite su una spiaggia di Rio. Ma con chi sognano di fuggire? Se il43% dice di sognare di fuggire da solo, non mancano "compagne difuga" eccellenti. Il 53% dice di aver sognato almeno una volta negliultimi 6 mesi una fuga avventurosa con Angelina Jolie, ma a dominare sono lesignore della politica nostrana, da Stefania Prestigiacomo (62%) a MaraCarfagna (49%) e in generale le donne riconosciute come pragmatiche e concrete,oltre che belle. Solo il 13% degli intervistati sostiene che l'attualecongiuntura economica non ha influito minimamente sui propri sogni. Il 42% diceche almeno in parte i sogni sono cambiati: oltre chi si vede intento a fuggire,non mancano sogni legati al denaro e a un'improvvisa ricchezza (21%) o alsuccesso (17%). Ma raramente sognano di chiudere l'affare della loro vita: laricchezza-onirica ormai arriva anche per loro attraverso lotterie e vincite alsuper enalotto. L'ansia da cui molti dicono di essere attanagliati sembra avereanche un altro risvolto a livello onirico: l'11% negli ultimi sei mesi ha fattospesso sogni legati alla salute e al benessere psicofisico. Incubi o sognisarebbero, secondo i manager, causati dallo stress: lo sostiene il 51% mentreil 48% dice di sentirsi troppo sotto pressione e di aver bisogno di evasione,ma anche di avere bisogno di uno stacco netto con una routine che non riesconopiù a sopportare (45%). Per il 39% questi sogni sono soprattutto un segnaled'allarme legato al fatto che sono stati caricati di troppe responsabilità e diaver bisogno di dedicarsi maggiormente a se stessi, di rilassarsi e diritrovare un po' di benessere (33%). Dai sogni dei manager italiani scompaionoquindi le casseforti, gli aerei privati, gli elicotteri e le limousine, lescalate alla borsa, tutte cose sostituite da spiagge ai confini del mondo, doveessere pressoché da soli o, al contrario, grandi megalopoli dove potersiconfondere tra la folla (40%). Ma c'è anche una frangia di estremisti chealmeno una volta negli ultimi sei mesi ha sognato di ritrovarsi in mezzo aldeserto (36%) o di "nascondersi" nel cuore di una foresta vergine(23%). Non per tutti però si tratta di fughe "fantastiche", il 16%dice di aver sognato più di una volta di ritrovarsi a casa dei nonni o nelluogo dove andava in villeggiatura con i genitori, insomma luoghi legati airicordi di infanzia. Ma anche in sogno e in piena fuga molti manager eimprenditori non sembrano smentire la propria vocazione: il 65% non si vedecompletamente nullafacente, ma impegnato in una piccola attività, magari dietroal bancone di un chiosco o di un piccolo ristorante su una spiaggetta tropicale.

Dai blog