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Acireale, bimbo ucciso dai cani

Il fratello non risponde al pm

Silvia Tironi
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Ivan Azzarelli ha deciso di non parlare davanti al pm. Il 19enne, fratello del piccolo Giuseppe, sbranato e ucciso a soli sei anni ad Acireale, è indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del fratellino. Azzarelli, in Procura a Catania, "si è avvalsodella facoltà di non rispondere", ha spiegato l'avvocato Rosario Pennisi altermine dell'interrogatorio del suo assistito, puntualizzando che lo hafatto "non per una scelta di strategia processuale, ma soltanto perchéin condizioni fisiche e psichiche di grande prostrazione".  IvanAzzarelli "è indagato per omicidio colposo", ha specificato il suolegale, che aggiunge: "Il Pm ipotizza che i cani fossero di proprietà di Ivan (come lui stesso aveva asserito in un primo momenti, ndr) e che latragedia sia accaduta perché gli animali non erano mantenuti insicurezza, in modo da evitare qualcosa di grave, come purtroppo èavvenuto". Il legale ha sottolineato che "questa è solo un'ipotesiaccusatoria, più che un'accusa, che gli è stata contestata nell'invitoa comparire. Quando Ivan sarà in grado di fare qualchedichiarazione saremo noi a contattare la Procura. Al momento lui nonaccetta minimamente di essere in qualche modo considerato responsabiledella disgrazia occorsa al fratello. È un ragazzo molto fragile che ha un sostegnodel servizio sociale ed é seguito da alcuni psicologi. Credo non possaessere attribuita importanza alle dichiarazioni fatte in un momento digrande confusione". Infine il legale ha accusato: "Sia lei (la mamma, ndr) sia il parroco avevano fatto delle denunce sullapresenza di questi cani, mettendo in guardia dal pericolo rappresentatodagli animali. Ma di queste denunce non esiste traccia cartacea".

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