La storia di Daniza, la mamma orsa che quest'estate ha girato il Trentino per dare da mangiare ai suoi cuccioli, è stata molto seguita anche dai media nei mesi scorsi. Questa mattina è arrivata la notizia del suo tragico epilogo: l'orsa è morta durante la sua cattura, non è sopravvissuta alla dose di anestesia che è stata iniettata nel suo corpo per completare l'operazione. E' una notizia certamente brutta, ma soprattutto triste. La reazione - Ma quello che rischia di diventare la vera notizia, sovrastando la vicenda di Daniza, è la reazione spropositata che c'è stata sul web da questa mattina in poi. Prima di tutto i politici: generalmente si spera che le persone al governo del Paese abbiano altro a cui pensare invece che dire la loro sull'orsa. Attenzione: tutti tranne quelli che si occupano di Ambiente e tutela degli animali, che invece devono dire la loro, e dare risposte, ad alta voce. La reazione è stata poi elevata alla potenza sul web, dove la povera Daniza è diventata trend topic. Ma la cosa che lascia basiti non è tanto la tristezza che traspare da molti post per la dipartita di mamma orsa. La tristezza è un sentimento nobilissimo e, se si vuole, va espresso ad alta voce. Al contrario, è scioccante la violenza e la cattiveria estrema con cui altri utenti si scatenano sui social (a volte, codardi, coperti dall'anonimato) sclerando, urlando bestemmie e insulti, arrivando addirittura ad augurare la morte ai veterinari, ai trentini, ai montanari e ai cercatori di funghi, nella sagra del populismo più becero. I commenti - I primi messaggi si sono diffusi sui social network subito dopo il decesso dell'animale. Citandone alcuni: "Se solo riusciste a pensare che avete ucciso una madre..- scrive Rina in un tweet - una madre che ha solo avuto la colpa di essere tale.. #daniza #vergogna". Migliaia i tweet dedicati all'orsa. "Gli animali seguono l'istinto di sopravvivenza - scrive Fran - gli uomini quello della stupidità. Bisognerebbe imparare invece di ritenersi superiori #daniza". E ancora "#Daniza Ti hanno fatta fuori.. È una vergogna - scrive Loredana su Twitter - Non siamo riusciti a difenderti Le bestie sono tra noi e non tra voi" e "Morta l'orsa #Daniza . La volevano morta - riporta David - questo si era capito. Spero sia contento,ora, il cercatore di funghi". Ma mano a mano che la notizia si diffonde, gli animi si scaldono, e c'è chi esagera: "Mi auguro che quello stupido cercatore di funghi finisca sotto un TIR. #danizamorta per colpa sua", o "Ciao #Daniza. Insegna agli angeli a proteggere i loro figli"; ancora: "Assassini siate maledetti", "Ciao mamma #Daniza, sarai per sempre nel mio cuore, eri una mamma fantastica, #boicottailtrentino", o "Ugo Rossi è l'autonomista tirolese del cazzo, che con i soldi italiani ha fatto uccidere #Daniza", "Anche #Daniza è femminicidio", "Daniza voleva solo proteggere i suoi cuccioli. Vi auguro di morire male, bastardi". Sia chiaro: è sacrosanto difendere gli animali, e bisogna rispettarli sempre. Ma c'è una sottile linea rossa che separa la passione dal fanatismo, ed è troppo facile superarla. Bisogna fare attenzione, perchè valicare quel limite è pericoloso: i fanatismi sono - in ogni campo - fenomeni da condannare senza se e senza ma. Se si stacca il cervello, lasciandosi andare al proprio istinto ferino, senza autocontrollo, si smette di essere uomini: si diventa bestie. di Francesco Rigoni @ce_rigoni