La deposizione di una donna ai carabinieri: "Massimo Bossetti mi seguì in auto e mi importunò"

di Lucia Espositodomenica 7 giugno 2015
La deposizione di una donna ai carabinieri: "Massimo Bossetti mi seguì in auto e mi importunò"
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Continuano ad emergere particolari su Massimo Bossetti e il caso della piccola Yara Gambirasio. Il settimanale Giallo in edicola pubblica la denuncia di una donna di 37 anni che nel mese di luglio del 2014 è andata dai carabinieri a denunciare di essere stata importunata dal muratore di Mapello. Ha detto: "Il 16 giugno (2014, ndr), ho visto in tv Massimo Bossetti, arrestato perché indiziato dell’omicidio di Yara Gabirasio. Vedendo le immagini mi sono ricordata come il 9 giugno, intorno alle 11.30, mentre rientravo da Susio a piedi, venino avvicinata da un individuo a bordo di una station wagon grigia. L’uomo abbassando il finestrino mi disse “ogni riccio un capriccio”, (la donna ha i capelli mossi, ndr), proseguendo a camminare, guardandolo per verificare che non fosse un malintenzionato, mi disse anche “E’ il destino che ci ha fatti incontrare”. La donna sembra sicura della fortissima somiglianza tra l'uomo che l'ha infastidita e Bossetti. Agli inquirenti ha descritto così l'uomo: "Brizzolato, con il pizzetto, corporatura media, viso abbronzato e età tra i 40 e i 50"