Emendamento Dl lavoro passa al Senato: niente più assunzione obbligatoria dei precari: ok a multe

di simone cerronidomenica 11 maggio 2014
Emendamento Dl lavoro passa al Senato: niente più assunzione obbligatoria dei precari: ok a multe
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È stato approvata nel pomeriggio di lunedì 5 maggio dalla commissione lavoro del Senato, l'emendamento riguardo le società che sforano il tetto del 20% di contratti a termine presentato dal Governo al Dl lavoro Poletti, il cosiddetto Job Act. Questo, a differenza del testo passato alla Camera, che prevedeva l'assunzione obbligatoria per le imprese che avrebbero sforano il tetto massimo del 20% di contratti a termine sul totale dell'organico a tempo indeterminato, ha invece introdotto una sanzione economica per le aziende che violano il limite del 20% di contratti a termine sul complesso dei dipendenti. Ecco quindi niente più assunzione obbligatoria per quelle aziende che superano il tetto del 20% di contratti a termine. Il dl è atteso già domani mattina in Aula a Palazzo Madama per la votazione. Il decreto della discordia - La multa sarà pari al 20% nel caso in cui lo sforamento riguardi un solo lavoratore e sale al 50% se il numero dei lavoratori assunti in violazione del limite percentuale è superiore a uno. Questo limite, poi, non si applicherà agli enti di ricerca. La modifica è una delle 8 presentate dalla maggiornaza al decreto Poletti, frutto della mediazione all'interno della maggioranza in particolare con il Nuovo centrodestra di Alfano, ed è il principale oggetto delle critiche dei sindacati degli ultimi giorni, perché così si rischierebbe di aumentare la precarietà. Ma il decreto, ha assicurato il ministro del Lavoro, al contrario punta a ridurla, con l’obiettivo di avere "più persone occupate e più stabilmente". Proprio il limite del 20% di lavoratori precari, con la relativa imposizione di sanzioni per chi lo oltrepassa, non piace a Forza Italia. Secondo Berlusconi con l'emendamento si peggiora la riforma Fornero aumentando la disoccupazione. L'apprendistato - Altra novità importante degli ultimi giorni è rappresentata dalla possibilità per le aziende di assumere dei giovani con contratto da apprendista anche per brevi periodi, cioè per il lavoro stagionale. Per garantire questa opportunità alle imprese, però, le amministrazioni regionali dovranno mettere a punto un sistema di formazione basato sull'alternanza scuola-lavoro. Inoltre, i contratti collettivi di lavoro potranno anche definire specifiche modalità per l'utilizzo dell'apprendistato stagionale. Inoltre le regioni devono offrire la formazione pubblica entro un tempo di 45 giorni per l'apprendista (nel testo originario del Decreto Poletti, questo vincolo era stato eliminato del tutto). Le amministrazioni regionali dovranno però comunicare all'azienda le modalità e i calendari di svolgimento dei programmi di training professionale e potranno coinvolgere nelle attività formative anche le aziende o le associazioni di categoria che si siano dichiarate disponibili a collaborare. Domani la votazione - Sono circa 700 le proposte di modifica, di cui 600 del M5S, ma non sono attese ulteriori novità: "L'accordo - sottolinea la capogruppo Pd in commissione Anna Maria Parente - è chiuso". Il dl è atteso già domani mattina in Aula a Palazzo Madama. Dalla commissione è arrivato il via libera anche all'emendamento del governo che riscrive il preambolo al decreto, stabilendo un raccordo con il disegno di legge delega che completa il Jobs act. Nella proposta dell'Esecutivo si evidenzia come le norme del dl siano approvate "nelle more" del ddl delega che contiene la "previsione in via sperimentale del contratto a tempo indeterminato a protezione crescente".