La Rai pronta al ricorso contro il decreto Irpef

Viale Mazzini contro il prelievo di 150 milioni dal canone
di Matteo Legnanidomenica 11 maggio 2014
La Rai pronta al ricorso contro il decreto Irpef
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La Rai è pronta a un ricorso contro il devreto Irpef, quello che hya dato il via libera agli 80 euro in più in busta paga per milioni di italiani. Il Consiglio di amministrazione di viale Mazzini, infatti, ha approvato all’unanimità il via libera alla lettera che il direttore generale Luigi Gubitosi e il presidente dell’azienda Anna Maria Tarantola invieranno al Ministero dell’Economia in cui daranno conto all’azionista (il ministero del Tesoro), punto per punto, delle ricadute economiche e editoriali degli articoli 20 e 21 del decreto legge Irpef dello scorso aprile. Quelli che prevedono un prelievo di 150 milioni di euro proprio dalla tv di Stato tra le coperture economiche, lasciando libera l'azienda di determinare i modi per il reperimento di tale somma. Più in dettaglio nella lettera si sottolinea che, a causa del prelievo di 150 milioni disposto dal decreto, il passivo del 2014 potrebbe ammontare a 162 milioni di euro: una cifra che sarebbe stimata al ribasso considerato che il bilancio dell’anno in corso sconterà già il mancato adeguamento del canone, il costo dei diritti dei Mondiali di Clacio e la crescente evasione del canone di abbonamento, sul cui recupero non c’è ancora stato alcun intervento normativo. Particolare non di poco conto è che la lettera si conclude con un passaggio che lascia aperta la strada di un eventuale ricorso contro il decreto: "Fatte salve le valutazioni di legittimità sul decreto", si legge infatti nella parte conclusiva della missiva.