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Coronavirus, Gallera: "Bertolaso mi ha detto che non avrebbe mai immaginato una situazione così"

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"Guido Bertolaso mi ha detto che una situazione del genere non l'avrebbe mai immaginata". Sta tutta in queste parole, pronunciate da Giulio Gallera a Repubblica, la drammaticità dell'emergenza coronavirus in Lonbardia. Per questo, spiega l'assessore regionale al Welfare, "non ci sono altre strade" che "chiudere tutto". Negozi, uffici pubblici, aziende non coinvolte nei servizi essenziali, sport all'aperto. "È un sacrificio? Certo che lo è - ammette Gallera -. Ma non ci sono altre strade" perché "crescono i dati di Monza, di Lecco e quelli di Milano, dove iniziano a diventare significativi. Non c'è una cura contro il Covid-19, per ora solo terapie sperimentali. E gli ospedali sono al limite".

 

I numeri, dunque: "I decessi in Lombardia crescono, ieri 319 in più in 24 ore. Valuteremo le curve dei dati tra oggi e domani e faremo una proposta. Siamo ancora di fronte a numeri enormi, a ospedali allo stremo: non arrivano più solo anziani, ma persone di 50, 40 anni. Che per respirare hanno bisogno di un tubo in gola". La proposta di chiusura totale che la Regione avanzerà al governo, spiega Gallera, "potrebbe riguardare solo alcune aree o tutta la Lombardia, vedremo anche in base a relazione dei tecnici. Ma ha visto le immagini della metropolitana di Milano, strapiena? E quelle della montagnetta di San Siro con runners e ciclisti? Non è accettabile, si deve stare a casa".  "La gente che è in giro è troppa - conclude -: lo abbiamo monitorato grazie alle celle telefoniche, il 40% dei lombardi si sposta ancora. si spostano di quartiere in quartiere o da una provincia all'altra. Questo rafforza l'idea che servono misure più restrittive". 

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