Coronavirus, "Gino ci aiuti tu?". Il dottore pensionato torna in ambulatorio: contagiato, muore

lunedì 23 marzo 2020
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Gino Fasoli, 73 anni, abruzzese, era un dottore dal curriculum sconfinato, arricchito da esperienze di volontario in Africa. Gino è rimasto contagiato dal Covid-19. Ed è morto alle 5.45 del 14 marzo all' Istituto clinico San Rocco a Ome, l' ospedale più vicino a Passirano, nel Bresciano, dove abitava. Era in pensione e lo avevano richiamato, vista la sua esperienza, per dare una mano per l'emergenza coronavirus. La sua storia la racconta oggi il Corriere della sera.  "Il 6 mi aveva detto di non stare troppo bene, ma niente di grave, solo un mal di testa e una febbricciola", racconta da Sulmona il fratello Giuseppe, 70 anni. Ma le condizioni di Gino sono rapidamente peggiorate. "Dopo che è risultato positivo al tampone lo hanno intubato. E alle 8 in punto del 14 mi hanno chiamato dall' ospedale per dirmi che era morto", spiega Giuseppe.

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Fasoli è un altro medico che va ad aggiungersi all' elenco dei colleghi caduti, già 20. Camici bianchi che davanti al coronavirus non sono indietreggiati, restando tra malati e pazienti che hanno continuato ad assistere, visitare, operare.  Fasoli era stato per molti anni medico di famiglia a Cazzago San Martino. Aveva ricoperto anche l' incarico di direttore sanitario del pronto soccorso di Bornato, sempre nel Bresciano. 

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