Gorizia - Stato di calamità naturale . E’ questa la richiesta avanzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia per le conseguenze del tornado abbattutosi, in modo particolare, su Grado ma anche sulla Bassa friulana e su Trieste. A Grado, celebre località turistica, gli effetti devastanti del nubifragio e della tromba d’aria hanno provocato due morti e un ferito. Le vittime sono due turisti norvegesi, Stale Nilds Hammer, di 44 anni, e suo figlio Dastrom di otto anni, travolti mentre si trovavano nel camping “Al bosco” da un grosso albero caduto a causa delle forti raffiche di vento. Il campeggio è stato sgomberato ed i 150 ospiti sono stati ospitati nel palasport della cittadina lagunare. L’uomo ferito, invece, è un italiano di 61 anni colpito da un ramo staccatosi da un albero. L'uomo, ricoverato nella notte all'ospedale di Grado, è stato poi trasportato a Udine. Non è in pericolo di vita. Intanto, la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ha allertato 150 volontari che da ieri sera sono all'opera non solo a Grado, ma anche a Palazzolo dello Stella, Marano e Lignano, parzialmente colpiti dal maltempo. I danni, secondo una prima e parziale stima, sarebbero molto ingenti. Il sindaco di Grado, Tiziana Olivotto, ha intanto sconsigliato i turisti diretti a Grado di raggiungere la località nelle prossime ore. ''In questo momento sto facendo un sopraluogo con l'elicottero della protezione civile - ha dichiarato all'Asca l'assessore regionale alla protezione civile, Vanni Lenna -, la situazione e' davvero grave e fra poco decideremo col presidente della Regione, Renzo Tiondo, di chiedere lo stato di calamità naturale”.