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Coronavirus, badanti e colf romene vettori del contagio: nuovo focolaio, uno studio sconvolgente

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Le badanti e le colf insospettabile "vettore" del coronavirus che sta colpendo al cuore l'Europa. Analizzando i dati del contagio a livello continentale emergono alcuni significativi dettagli. A essere maggiormente colpiti dal contagio, spiega uno studio dell'Observatoire du Covid-19 pubblicato dal Le Grand Continent, sono quelle aree lungo la cosiddetta "Dorsale economica europea" che va dal Belgio alla Lombardia e l'Emilia Romagna. Tutte aree, comprese Francia e Germania, "densamente abitate: ci vive il 20 per cento della popolazione dell'Unione europea - puntualizza al Corriere della Sera il caporedattore del Le Grand Continent Giovanni Collot -. E non solo: sono aree di grandi scambi commerciali e di traffici transfrontalieri".

 

 


In questo senso, viene illuminato da una nuova luce il dato su un nuovo focolaio esploso in una zona marginale dell'Europa, la poverissima contea di Suceava, in Romania. "Lì mancano i medici: nel 2016 il numero di medici per 100 mila abitanti era di 225, mentre la media nazionale si avvicinava a 300", spiega Collot motivando l'aumento importante di decessi. Ma la lettura coinvolge direttamente l'Italia: alla base dell'aumento di contagio ci potrebbe essere, conclude il Corsera, "il rientro, anche dall'Italia, ma soprattutto da Lombardia e Veneto, di lavoratrici e lavoratori: pensiamo, per dire, a molte badanti (spesso in nero) che si sono trovate improvvisamente senza lavoro".

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