Silvia Romano, il padre Enzo: "Ha le palle e cerca di reagire, ma non confondete il suo sorriso"

martedì 12 maggio 2020
Silvia Romano, il padre Enzo: "Ha le palle e cerca di reagire, ma non confondete il suo sorriso"
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“Noi vogliamo stare in pace, abbiamo una ragazza da proteggere e abbiamo solo bisogno di ossigeno”. Così Enzo Romano ha parlato della figlia Silvia a due giorni dalla liberazione in Somalia, dove è stata tenuta prigioniera per un anno e mezzo. “Come sta mia figlia? Come una che è stata prigioniera per diciotto mesi”, è la risposta del padre, che appare ovviamente sfinito e anche un po’ irritato per tutta l’attenzione mediatica. Comprensibile, ma d’altronde quello della figlia è un caso grosso, che ha fatto finire in secondo piano persino il coronavirus e lo scontro durissimo tra il ministro Bonafede e il magistrato Di Matteo sulla scarcerazione dei boss mafiosi. A chi le fa notare che Silvia è tornata in Italia sorridente, il padre Enzo risponde così: “Non è che se uno sorride sta benissimo. Non confondiamo il sorriso con la capacità di reagire per rimanere in piedi dignitosamente in una situazione di cui sei preda e che ti porta poi ad andare nella depressione più totale. Meno male - ha chiosato - che ha un po’ di palle e cerca di reagire, ma è la sopravvivenza”.