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Fase 2, spiagge e viaggi con le nuove regole per l'estate che però dividono Giuseppe Conte e Vittorio Colao

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Sarà un'estate alla distanza di un metro, con la mascherina appesa al collo o in faccia in ogni situazione pubblica, dove il distanziamento non potrà essere garantito, oppure ovunque ci sia la possibilità di contatti troppo ravvicinati. Lo scrive il Giorno. Così è stato deciso dal premier Conte e dal suo governo. L'ultimo decreto stabilisce infatti  la distanza di un metro come margine di sicurezza.  Una  decisione presa su sollecitazione dei governatori delle regioni che raccoglievano le istanze di commercianti e imprenditori. Scelta che però va in contrasto con quella decisa dalla task-force guidata da Vittorio Colao, scelto proprio dal premier. Colao e i suoi esperti chiedevano una distanza maggiore. Conte ha ascoltato, ma poi ha deciso di non seguire quella indicazione. Un contrasto tra i due evidente, messo per ora a tacere dalle polemiche scoppiate sulla firma dell'ultimo decreto per l'apertura del 18 maggio, ma che rischia di essere una altra bomba  per la compagine governativa nei prossimi giorni.

 

 

 

L' estate Covid-19 comunque  comincerà il 25 maggio, quando potranno riaprire anche le palestre e le piscine, i centri sportivi e dal 15 giugno aperti i cinema e teatri, oltre ai centri estivi per i bambini.
A patto di poter tenere fede a un impianto di regole comunque difficile da sostenere per molti esercenti.  "Per le imprese la riapertura è una corsa ad ostacoli - spiega Confesercenti - e contro il tempo". Tanto che solo 6 imprese su 10 sarebbero pronte ad aprire, domani. 

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