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Coronavirus, Andrea Crisanti e la seconda ondata: "In autunno come i mattatoi tedeschi oggi"

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“Non possiamo aspettarci che sparisca nel giro di un’estate perché ci sono milioni di contagiati in tutti e cinque i continenti”. Andrea Crisanti non cambia la sua linea sul coronavirus: non tragga in inganno la situazione epidemiologica apparentemente sotto controllo, l’Italia vivrà una seconda ondata. “È soltanto diventato meno probabile infettarsi in Italia in questo preciso momento - dichiara al Fatto Quotidiano il virologo noto per l’eccellente lavoro in Veneto al fianco di Luca Zaia - ma il nostro autunno sarà come i mattatoi tedeschi adesso, dove il virus anche ora sta facendo danni seri. Ci serva da lezione perché è quello che potrebbe succedere anche da noi in autunno e inverno”.

 

 

Per Crisanti la soluzione migliore è aggredire sul nascere ogni singolo cluster: “Se non vengono individuati subito, l’Italia rischia di perdere tutto il lavoro fatto con il lockdown. Personalmente evito gli assembramenti ma vado al ristorante, ho smesso di portare la mascherina Ffp2 e sono passato a quella chirurgica. E spero un giorno di potermela levare del tutto”. Poi un passaggio sulla Lombardia, che sembra preoccupare particolarmente il virologo dell’Università di Padova: “Per me è una grande incognita sulla quale rinuncio a esprimermi perché non so quali siano i numeri reali, non so chi stanno testando e secondo quali criteri. Ma sono preoccupato che questi contagi a un certo punto possano far ripartire l’epidemia”. 

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