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Albizzate, lo strazio del padre: "Un macello, cosa potevo fare? Penso al mio unico figlio vivo"

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Si è sdraiato a terra e poi ha visto "un macello, cosa potevo fare". Noureddine Hannach, in una difficile intervista alla trasmissione Centocittà su Rai Radio1, prova a raccontare il dolore di trovarsi di fronte alla moglie e ai due figli morti sotto le macerie del tetto crollato ad Albizzate (Varese). "Sto male", racconta, "perdere una moglie e due figli è stato un colpo, sarà difficile. Non ho dormito. Mio figlio maggiore (che ha assistito alla tragedia, ndr) è a casa di una amica; dice di star bene. Ha visto tutto, speriamo...".

 

La tragedia è avvenuta ieri pomeriggio, mercoledì 24 maggio, quando è crollato un cornicione di ben 73 metri di cemento, coppi e mattoni, che non hanno lasciato scampo a Fouzia Taoufiq, 38enne di origini marocchine, e ai due figli. Immediati i soccorsi, ma per la donna e il bimbo di 5 anni, che era in bicicletta, non c'era più nulla da fare. La piccola di 15 mesi, che si trovava nel passeggino, è stata trasportata in elicottero in gravi condizioni all'ospedale di Gallarate, dove è morta poco dopo l'arrivo per le ferite riportate. La procura di Busto Arsizio ha aperto un'inchiesta per omicidio e disastro colposo, al momento a carico di ignoti.

 

A coordinare le indagini di carabinieri e vigili del fuoco è la pm Nadia Calcaterra. Gli investigatori dovranno stabilire le cause del crollo, secondo i primi accertamenti un cedimento strutturale dell'edificio di archeologia industriale, a ridosso del centro del paese, che ora ospita alcune attività commerciali, tra cui quella del sindaco Zorzo e una pizzeria, "Lo sfizio". 

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